Lettere a catena pan-religiose

Un credente mi ha mandato una «lettera a catena», che comincia così: «Alle 22 di stasera siamo convocati in tutto il mondo oltre il luogo geografico in cui ci troviamo, al di là del credo o la religione, ad un momento di raccoglimento, orazione e supplica per la pace in Siria…». Poi segue la descrizione del problema della Siria e la solita raccomandazione delle lettere a catena: «Passa il messaggio a tutti i tuoi contatti, che non si fermi la richiesta».

Tale credente mi chiedeva: «…questa è la catena, che sta girando oggi. Come possiamo esonerarci, dando una risposta concreta in Cristo, affinché non ci immischiamo nelle cose del mondo?». Ecco qui di seguito la mia risposta.

Lettere a catena

Crediamo che Elia avrebbe pregato «al di là del credo o la religione»? Avrebbe fatto un raccoglimento — a orario stabilito da altri! — con i profeti e sacerdoti di Baal? Non credo. Coloro che vogliono una religione unica, usano tali occasioni per far accomunare Beliar e Cristo. Paolo ci esortò invece così: «Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo, che non è per voi; infatti che rapporto c’è tra la giustizia e l’iniquità? O quale comunione tra la luce e le tenebre? [15] E quale accordo fra Cristo e Beliar? O quale relazione c’è tra il fedele e l’infedele? [16] E che armonia c’è fra il tempio di Dio e gli idoli? Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente» (2 Cor 6,14ss).

Certamente possiamo pregare per la Siria, ma lo facciamo da un’ottica diversa da quella pan-religiosa. Il problema principale è la durezza e la malvagità del cuore dell’uomo. Inoltre, diverse fazioni di mussulmani si scannano sul campo, mossi da visioni politiche e religiose differenti; poi, diverse potenze territoriali mussulmane, contrapposte tra loro (Iran, Arabia Saudita, Turchia), lottano per la supremazia. A ciò si aggiungono le mire di alcune superpotenze occidentali e orientali. La soluzione sarebbe la conversione di tutti gli uomini al Signore (1 Tm 2,3s), che è il «Dio della pace» (Rm 15,33; 16,20), accettando Gesù come Signore e Salvatore (v. 5).

Inoltre, di là dalla compassione per le vittime, sappiamo che verso la fine dei tempi il Medio Oriente sarà il crogiolo, in cui molte nazioni converranno, per combattersi e per mettere a ferro e fuoco Israele. Gesù avvisò i suoi apostoli di questo e della persecuzione dei suoi seguaci (Lc 21,9ss). Perciò, da soli o con altri credenti, preghiamo per tutti gli uomini, specialmente perché conoscano l’Evangelo (1 Tm 2,1ss), ma non lasciamoci trascinare da coloro, che non conoscono la verità rivelata.

Faccio notare che l’imposizione di orari stabiliti e di azioni potenti e concentrate è tipica dell’esoterismo e della magia, che pensa che un’energia comune e concentrata in un certo tempo o in un certo luogo possa avere grandi effetti di per sé. Sottraiamoci da tale visione magica mista a religione e cristianesimo! Ricordo che Elia era solo con l’Eterno dinanzi a 400 sacerdoti di Baal. E di lui è scritto: «Elia era un uomo sottoposto alle stesse passioni che noi, e pregò ardentemente che non piovesse, e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi. [18] Pregò di nuovo, e il cielo diede la pioggia, e la terra produsse il suo frutto» (Gcm 5,17s).