Strategie per vincere o perdere

Oggi leggevo fra i motti di qualcuno in rete il seguente: «Se insisti e resisti, raggiungi e conquisti». O detto in altro modo con un motto sentito decenni or sono: «Chi la dura, la vince!», ossia vince chi riesce a tenere duro fino alla fine. In ciò potrebbe esserci del vero: Chi si mostra determinato e insiste, potrebbe riuscire a ottenere ciò, che vuole, e a raggiunge i propri obiettivi. Tuttavia, ci sono troppe variabili nella vita, perché basti essere determinati, insistere e resistere, per raggiungere i propri obiettivi e conquistare validi posizioni.

Salomone, che aveva studiato a fondo l’animo e le vicende umane, concluse, al contrario: «Io mi applicai e vidi che sotto il sole non è dei veloci la corsa, né dei prodi la guerra, e neppure dei sapienti il pane, e neppure degli avveduti la ricchezza, e neppure degli intenditori il favore, perché il tempo e il caso toccano tutti» (Ecclesiaste 9,11).

Prima di aver letto tale frase, avevo appena meditato il seguente brano biblico: «Guai a quelli che scendono in Egitto in cerca di aiuto e fanno affidamento sui cavalli, confidano nei carri perché sono numerosi, e nei cavalieri perché molto potenti, ma non guardano al Santo d’Israele e non cercano l’Eterno» (Isaia 31,1). Era l’ottavo secolo a.C., e gli Israeliti, perché minacciati dall’Assiria, fecero alleanza con gli Egiziani e accumularono innumerevoli strumenti di guerra, mutuati dall’Egitto, pensando così di poter tenere testa a tale fiumana nemica. L’Eterno aveva dato loro una sola alternativa: ravvedersi e tornare al proprio Dio e all’ubbidienza del patto. Egli era abbastanza esperto, per vanificare i piani, le alleanze e le strategie dei ribelli e malvagi Israeliti (v. 2). Come in altre occasioni, l’Egitto si sarebbe mostrato inaffidabile, e gli strumenti bellici sarebbero risultati inutili, poiché protettore e protetti sarebbero periti (v. 3). L’Egitto fu chiamata una «canna rotta», che non sostiene chi vi si appoggia, ma fora la sua mano (Is 36,6).

Tale manovra degli Israeliti contrasta con il seguente insegnamento della sapienza per coloro, che temono Dio: «Confida nell’Eterno con tutto il tuo cuore, e non ti appoggiare sul tuo discernimento. [6] Riconoscilo in tutte le tue vie, ed egli addrizzerà i tuoi sentieri. [7] Non essere esperto ai tuoi occhi; temi l’Eterno e devia dal male: [8] ciò sarà la salute per il tuo ventre, e linfa per le tue ossa» (Pr 3,5-8). Questa è la sola strategia vincente!

Una risposta a “Strategie per vincere o perdere”

  1. Giacomo 1:2-4 Fratelli miei, considerate una grande gioia quando venite a trovarvi in prove svariate, 3 sapendo che la prova della vostra fede produce costanza. 4 E la costanza compia pienamente l’opera sua in voi, perché siate perfetti e completi, di nulla mancanti.
    Considerare che attraverso le prove della vita e continuando ad avere fiducia nel Signore cresce la costanza rendendoci maturi facendo si che nulla ci possa mancare per piacere al Signore e affrontare altre prove nel futuro per essere maturi nella fede, nel servizio, nella gradita testimonianza dando prova ai non credenti e ai credenti!!!! che veramente chi la dura la vince, ma solo contando nel Signore.

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